Précis de littérature italienne
Autor: Christian Bec
Número de Páginas: 738Cet ouvrage est une réédition numérique d’un livre paru au XXe siècle, désormais indisponible dans son format d’origine.
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Un viaggio affascinante nell’epoca che rivoluzionò l’arte, la filosofia, la storia Il Rinascimento fu un periodo di vera e propria “rifioritura” culturale e scientifica che coinvolse tutte le classi sociali e ogni settore della conoscenza e dell’esperienza umana. Non tralasciando di considerare quella fase di profondo rinnovamento, nota come Umanesimo, alla quale si deve la riscoperta della letteratura antica, della lingua latina e del mondo classico in genere, questo libro si concentra però sul “secolo d’oro” del Rinascimento, che si può collocare tra i decenni centrali del XV¬ secolo e la metà circa del XVI¬, quando l’uomo riesce a toccare vette sublimi in ogni ambito della cultura, dell’arte, del pensiero. È il secolo in cui si affermano l’arte di Raffaello, Michelangelo, Piero della Francesca e Vasari; l’architettura di Brunelleschi, Alberti e Francesco di Giorgio Martini; la letteratura di Biondo, Bembo, Ariosto; e la nuova scienza di Leonardo. Figura centrale in questo periodo sarà Lorenzo de’ Medici, vero e proprio “ago della bilancia” del mondo rinascimentale, in grado di sostenere un processo inarrestabile di “liberalizzazione”...
Il Rinascimento fa parte del nostro immaginario collettivo, della nostra storia, di cui siamo intimamente orgogliosi. È un fenomeno sociale e creativo che ha segnato per sempre la cultura dell’Occidente. Le similitudini di fondo con le condizioni attuali del nostro tempo sono lampanti. Un insieme di fattori negativi interni e internazionali ha innescato negli ultimi tempi una crisi economica e di valori, che ci ha portato a dubitare delle nostre potenzialità. Quale migliore occasione che ispirarci al Rinascimento con particolare riferimento a Brunelleschi, Michelangelo, Raffaello e Leonardo? È tempo di «risorgere», di ritrovare fiducia in quell’antico spirito creativo che ci ha resi famosi nel mondo. Comprendere le caratteristiche e la forza dirompente del Rinascimento può essere utile a capire il presente, superando l’umanamente restrittivo modello «consumatore» per promuovere una visione e un metodo innovativi, orientati ai valori d’impresa e alla Human Satisfaction integrale.
La storia, ampia e variegata, del Rinascimento in Europa, nella prosa brillante di uno degli storici più autorevoli sul tema. Peter Burke analizza in dettaglio i fenomeni di ricezione culturale e imitazione creativa che, interagendo con le diverse forme politiche e sociali dei singoli paesi, indussero la circolazione delle idee rinascimentali non solo nelle arti ma anche nella vita quotidiana del continente, contribuendo così a 'europeizzare' l'Europa. Un libro, ormai un classico, giudicato prezioso da Jacques Le Goff, per rispondere alle grandi domande sulle radici e sul futuro dell'Europa.
Le nouveau volume de la série Histoire comparée des littératures de langues européennes constitue lui-même la première partie d'un ensemble de quatre volumes. Ces volumes sont consacrés à une période de 200 ans qui dans l'histoire de la civilisation des peuples d'Europe porte le nom de Renaissance. Les premiers 80 ans de cette époque voient naître, dans un milieu encore empreint de la culture de la fin du moyen-âge, le nouvel esprit qui se nomme humanisme. L'équipe internationale des chercheurs qui ont écrit les chapitres du volume en observant strictement les points de vue de la méthode des recherches comparatives, a travaillé sous la direction des chefs de trois centres internationaux connus des études de la Renaissance: le Centre d'Etudes Supérieures de la Renaissance de Tours, le Centre de Recherches de la Renaissance de Budapest et la Chaire de français de l'Université McGill de Montréal. Il a résulté de cette entreprise collective un ouvrage volumineux qui rend compte des phénomènes les plus importants de cette phase de l'histoire de la culture européenne en les examinant dans un contexte international.
Le nouveau volume de la série Histoire comparée des littératures de langues européennes constitue lui-même la première partie d'un ensemble de quatre volumes. Ces volumes sont consacrés à une période de 200 ans qui dans l'histoire de la civilisation des peuples d'Europe porte le nom de Renaissance. Les premiers 80 ans de cette époque voient naître, dans un milieu encore empreint de la culture de la fin du moyen-âge, le nouvel esprit qui se nomme humanisme. L'équipe internationale des chercheurs qui ont écrit les chapitres du volume en observant strictement les points de vue de la méthode des recherches comparatives, a travaillé sous la direction des chefs de trois centres internationaux connus des études de la Renaissance: le Centre d'Etudes Supérieures de la Renaissance de Tours, le Centre de Recherches de la Renaissance de Budapest et la Chaire de français de l'Université McGill de Montréal. Il a résulté de cette entreprise collective un ouvrage volumineux qui rend compte des phénomènes les plus importants de cette phase de l'histoire de la culture européenne en les examinant dans un contexte international.
«Il Rinascimento è un cambiamento di marea. E il passaggio dal medioevo all’età moderna deve essere visto non come una grande svolta, ma come una lunga serie di onde che vengono a frangersi sulla spiaggia: ciascuna si frange a una distanza diversa e in un momento diverso. Le linee di demarcazione fra vecchio e nuovo passano per punti sempre diversi; ogni forma di civiltà, ogni pensiero ricorre al suo momento, e la trasformazione non interessa mai tutto quanto il complesso della civiltà». L’idea di Rinascimento è uno dei concetti chiave su cui si è modellata l’identità culturale europea. Al solo pronunciarla, questa parola evoca ancora oggi, nel senso comune diffuso, il sogno di un’epoca «di porpora e d’oro», di un mondo immerso in un dolce chiarore. Individualismo, ritorno al classico e riscoperta dei suoi valori estetici, allentamento dei vincoli religiosi e senso della vita, nuova centralità del mondo e della natura: sembrano questi i suoi tratti essenziali, che una lunga tradizione di studi ha fissato nel tempo e che tuttora ci consegna. Ma è davvero così? «Leggere i saggi di Huizinga – scrive Gabriele Pedullà – è la migliore introduzione agli...
The Renaissance has a peculiar status in philosophical historiography: it tends to disappear from the dominant narrative—as Charles Schmitt famously noticed—but it also resurfaces unexpectedly in marginal reception histories. This book casts light on intellectual constellations or geographical areas, which have traditionally been considered peripheral to the emergence of the Renaissance. The case studies presented in the book explore philosophical historiography as a political practice, showing how, in times of cultural crisis or change, the scholarly rediscovery of the Renaissance often served to develop or legitimise an ideal of social, religious or moral reform. Driven by personal concerns and political choices, historiography is revealed as an act of dissent against mainstream reconstructions.
Para Jacob Burckhardt es en la Italia renacentista cuando y donde florecen tanto el individualismo como la competición por conquistar la fama, elementos que transformaron radicalmente la ciencia, las artes y la política. Reconstruyendo la atmósfera de los estados italianos de Florencia, Venecia y Roma, y rastreando las vidas de personajes como Dante, Pico della Mirandola, Maquiavelo, Petrarca, Lorenzo el Magnífico, César Borgia, Alejandro VI o León X, el célebre historiador suizo muestra el punto de partida del que llegará a ser el mundo moderno. En esta obra maestra, donde la Historia deja de lado el historicismo y su acumulación de datos, Burckhardt rompe con el sectorialismo historiográfico y nos ofrece una vívida y fascinante imagen de una era de transición cultural. Acudiendo a la Sociología, a las Ciencias Políticas o a la Historia del Arte entre otras disciplinas, La cultura del Renacimiento en Italia supone la interpretación más influyente del espíritu renacentista. La presente edición cuenta con un prólogo de Peter Burke, el prefacio de nuestra primera edición redactado por Fernando Bouza y, siguiendo el pionero trabajo de Burckhardt –donde la...
Al centro di questo libro è la storia incrociata di una coppia di parole, Rinascimento e Risorgimento, che hanno molto più in comune di quanto comunemente si creda. Al di là degli aspetti formali (in entrambe sono presenti lo stesso prefisso e lo stesso suffisso), ad avvicinarle è il tratto di strada che i loro significati hanno percorso insieme, fino al XIX secolo, quando i processi di costruzione di una storiografia nazionale resero necessaria la separazione dei loro destini. Il volume ripercorre così un segmento importante della storia d’Italia seguendo la vita e le avventure di due parole nelle quali essa può ancor oggi riconoscersi e identificarsi.
“La letteratura, solo la letteratura, è in grado di rendere manifesto ciò che la politica tace e che l’ideologia non può esprimere, ossia la voce e gli autentici sentimenti di questo individuo fragile. In ogni epoca, la creazione letteraria ha origine dall’esperienza individuale di ciascuno scrittore e prosegue con la sua ricerca del senso ultimo della vita. È un percorso interminabile, un’indagine infinita che ha origine dalla necessità dell’uomo di affermare la sua esistenza, e la letteratura ne è espressione. Ognuno si pone domande differenti per cui esistono risposte di ogni sorta, domande del passato come dei nostri giorni, ma la loro attualità non è importante, come non lo sono le etichette apposte dall’epoca. Ecco perché risulta impossibile scrivere la storia della letteratura come storia della sua evoluzione, accettare le alterazioni volute dal potere politico o dovute all’usura del tempo. La letteratura può solo essere letta e riletta, e con essa possono essere tramandate di generazione in generazione l’esperienza e la conoscenza dell’uomo.” Dalla voce luminosa del Premio Nobel Gao Xingjian, un libro sull’amore per la letteratura e...
Nato in Cina nel 1940, cittadino naturalizzato francese dal 1997, Premio Nobel per la Letteratura (2000), Gao Xingjian 高行健 è un artista proteiforme: è romanziere, poeta, drammaturgo, scenografo, pittore, teorico e critico d’arte e letteratura. È un uomo che ha fatto esperienza dell’esilio e che nel “terzo spazio” della creazione artistico-letteraria ha trovato la propria ragion d’essere. Gao Xingjian e il nuovo Rinascimento pone il focus sulla sua scrittura critica – abitata da una dimensione teorica e contemplativa, pur sempre mediata dalla pratica estetica – e da qui osserva l’affascinante evoluzione della figura intellettuale dell’autore, che si materializza in un vasto corpus di saggi e discorsi elaborati nell’arco di un mezzo secolo. Superato oggi il quesito atavico sulla libertà individuale, identificati gli “-ismi” vecchi e nuovi, Gao torna a parlare in maniera costruttiva di ciò che la produzione artistico-letteraria è nell’essenza, negli obiettivi e nel metodo. Da ciò, l’appello al nuovo Rinascimento, il più recente – e forse più originale – contributo teorico del nuovo millennio. L’appello si configura come manifesto...
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Machiavel en son temps : la Florence des Medicis. Le politologue. L’art de la guerre. L’écrivain. L’histoire de la critique. Une approche différente de la vie et de l’œuvre de l’auteur du Prince dont la pensée fut presque toujours travestie.
La conquête de l'Italie par Charles VIII en 1494 fut un triomphe de brève durée, une campagne éclair sans lendemain. Quelle image les Italiens se sont-ils faits de ce roi avant sa venue, au moment de ses conquêtes, et après sa retraite ? Madame Denis a trouvé réponses à ces questions dans mille textes, traités, chroniques, chansons. Esprit, rêve, éblouissement, déception, mépris: après avoir parcouru ce cheminement, l'opinion politique italienne s'est retrouvée mûrie, comme après une crise d'adolescence.